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Alterazioni della lacrimazione.La Sindrome dell’ Occhio Secco o disfunzione del film lacrimale ( Dry Eyes Syndrome).

 

Un occhio con problemi di lacrimazione

prima e dopo la cura.

Scrivo queste poche righe mosso dalle sempre più urgenti richieste di molti Pazienti con cui vengo in contatto per il mio lavoro di Medico Oculista, che soffrono di fastidio, dolore, sconforto, prurito, secrezione arrossamento, lacrimazione e disturbi vari dell’occhio, malati  da poco tempo o addirittura da anni, persone che trovano sollievo solo momentaneo in cure ripetute, uguali o sempre diverse, che vagano da lungo tempo uno specialista all’altro in cerca di una soluzione…..

UN PROBLEMA IN ALLARMANTE AUMENTO !!!


Questa patologia si è calcolato colpisca una persona su tre nel mondo … Ma le donne dopo i 45 anni ne sono particolarmente soggette (50%): un dato che aumenta in maniera preoccupante con l’età e la menopausa (fino al 90%). Anche i videoterminalisti ne sono interessati e per i portatori di lenti a contatto si può arrivare fino a un portatore su due (50%). Però il disturbo è largamente sottostimato! Ad esempio l’uso massivo di tablet e smartphone è una causa frequente e sottovalutata di tale patologia.


Già SOTTOVALUTATA!


Perché pochissimo conosciuta dai più, su cui c’è scarsa informazione in giro e che tende ad essere poco considerata anche dagli stessi specialisti del settore come disturbo “minore”!


EPPURE c’è chi vive malissimo con questa sindrome, vede male, ha fastidi e irritazione continui …. Insomma, un importante peggioramento della qualità di vita!


ANCHE I BAMBINI NE SOFFRONO, e l’uso di dispositivi portatili come telefonini e tablet, sempre più diffuso tra i piccoli, porta a disturbi che il bambino non sa spesso riferire, ma che si traducono in irritabilità, svogliatezza, calo del rendimento scolastico!


L’occhio secco è una patologia oculare che consiste in una riduzione quantitativa e/o in un'alterazione qualitativa del film lacrimale. Tale patologia può essere dannosa perché può provocare lesioni alle strutture esterne dell'occhio: il film lacrimale tende ad evaporare formando aree di secchezza ('dry spot'), con conseguente esposizione alla disidratazione dell'epitelio corneale anteriore e della congiuntiva palpebrale (da Wikipedia).
I sintomi più comuni sono sensazione di sabbia (corpo estraneo) nell'occhio, arrossamento, dolre bruciore, fotofobia (aumentata sensibilità alla luce) e momentaneo annebbiamento visivo; con il perdurare del disturbo si innescano circoli viziosi con sviluppo di infiammazione e danno dell'epitelio corneale, fino alla comparsa di ulcere (nei casi molto gravi).


Per comprendere la fisiopatologia di tali disturbi è bene accennare all'anatomia e alla fisiologia del sistema lacrimale. Le lacrime sono la sottile pellicola liquida in continuo ricambio che protegge la superficie oculare esposta. Prodotto dalle ghiandole lacrimali principali e accessorie, il film lacrimale è composto da tre strati: uno strato acquoso intermedio, il più spesso, il cui compito più importante è quello di fornire ossigeno atmosferico all'epitelio corneale; uno strato esterno, di natura lipidica, che ha la funzione di ritardare l'evaporazione dello strato acquoso, di lubrificare le palpebre durante lo scorrimento del bulbo; uno strato mucoso profondo, che ha la capacità di trasformare l'epitelio corneale da idrofobo a idrofilo. Inoltre, le lacrime forniscono nutrimento e protezione alla parte anteriore dell’occhio. Perché si abbia la sensazione di benessere bisogna che il sistema lacrimale sia in perfetto stato: qualsiasi alterazione lo renderà instabile e provocherà discomfort oculare di varia entità, con conseguente sintomatologia come bruciore, senso di corpo estraneo e lacrimazione. Questo circolo infiammatorio SI AUTOALIMENTA.


Tra le cause maggiori di occhio secco:

  • l'età
  • Infiammazioni, soprattutto se di lunga durata (“croniche”)
  • Congiuntiviti allergiche
  • Blefariti croniche
  • Squilibri ormonali
  • Malattie metaboliche
  • Abuso di cosmetici, soprattutto se non di ottima qualità
  • Menopausa.
  • Malattie autoimmuni
  • Neoplasie o asportazioni della ghiandola lacrimale principale
  • Diminuzione della componente acquosa del film lacrimale, la più diffusa provocata da infiammazioni come la sindrome di Mikulicz o artrite rumatoide.
  • Farmaci (betabloccanti, antistaminici e antidepressivi)
  • Uso eccessivo e improprio di lenti a contatto
  • Alterazione della superficie della cornea, causate da cicatrici o distrofie
  • deficit di vita terapie con colliri, vitamina A
  • E molte altre…..

L’occhio secco necessita di esami speciali, che richiedono una competenza specialistica e che sono finalizzati a studiare le lacrime e la situazione dell’occhio e delle palpebre… Con colorazioni particolari, metodiche selezionate e strumenti digitali è possibile esaminare ogni componente del sistema occhio-lacrime.


Tuttavia, la diagnosi e la cura di questa malattia sono state da sempre sottovalutate, sia dagli specisti, che la considerano meno grave di tante altre malattie dell’occhio, sia dagli stessi ammalati, che si rivolgono spesso in farmacia a chiedere consiglio o che da sé stessi ritengono di risolvere tutto con dei colliri “rinfrescanti”.


Esistono, infatti, centinaia di colliri “da banco”( acquistabili, cioè, liberamente, senza prescrizione medica), che promettono di prendersi cura degli occhi “stanchi”, “irritati” e “affaticati”. Ma, in realtà, non sono adatti per tutti i Pazienti, anzi, spesso non servono in una percentuale alta di essi, quando non addirittura contengono sostanze che peggiorano o mantengono la malattia all’infinito!


La cura e la diagnosi dell’occhio secco non è una faccenda da prendersi alla leggera: la superficie oculare è la porta di accesso delle infezioni dell’occhio e le lacrime, se non perfette, creano infiniti disturbi alla capacità di vedere e arrossamenti e fastidi che abbassano, e di parecchio, la qualità di vita. L’occhio arrossato diventa intollerante anche ad altri colliri, come quelli utili, ad esempio, per abbassare la pressione oculare in caso di GLAUCOMA… così questi divengono meno efficaci quando addirittura non sono sospesi perché ritenuti responsabili dell’occhio rosso, con gravissimi danni per il nervo ottico e il pericolo di ipovisione e cecità.


PER OGNI PAZIENTE LA CURA VA PERSONALIZZATA, cosa che può fare SOLO un medico oculista esperto in questo campo…


Esistono terapie con colliri, gel e pomate, che possono essere, antibiotici, antiinfiammatori, lenitivi, decongestionati e umettanti, sostitutivi di alcune o tutte le componenti del film lacrimale, che spesso sono a base vegetale o naturale. Esistono regole di alimentazione o sullo stile di vita che possono aiutare o accorgimenti da attuare nell’ambiente dove si vive. Esistono sistemi fisici come la Luce Pulsata o agenti che aumentano la temperatura delle palpebre per riattivare le ghiandole in esse contenute. Esistono terapie chirurgiche (fortunatamente riservate ai soli casi più gravi).
Mi auguro che quanto esposto possa essere un faro nella nebbia per tutti quei Pazienti che soffrono di questo male senza trovare pace, magari da anni… Il nostro centro è a loro disposizione…..