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Il Cheratocono.

 

Se osserviamo la nostra cornea guardandoci in uno specchio, notiamo che è come una semisfera trasparente posta al davanti dell’iride.

 

Il cheratocono crea un astigmatismo che

deforma le immagini osservate.

Di fatto si tratta di una lente simile a quella di un obiettivo di una macchina fotografica e, come tale, è importante non solo che sia trasparente, ma pure che presenti, appunto, la forma di una semisfera regolare, perché, altrimenti, trasmetterebbe una immagine distorta al cervello. Nel Cheratocono la cornea si sfianca, per modificazioni della struttura e scivolamento delle lamelle che la compongono, assumendo una forma irregolare, che disturba la visione. Cosa si può fare, in questi casi in cui la vista peggiora sempre di più, a volte nell’arco di pochi mesi? La malattia, che nei casi lievi può essere trattata con una lente a contatto, SI PUO’ BLOCCARE con un moderno intervento: il CROSS LINKING (vedi dopo); nei casi più gravi potrà essere rimodellata con dgli anelli o, addirittura, sostituita col trapianto (vedi “Chirurgia della Cornea e del Glaucoma”).

Un cheratocono, la sua immagine alla mappa

corneale e la dimostrazione del sovvertimento

della struttura delle lamelle che compongono la

cornea al microscoopio elettronico.

La lente a contatto comprime la cornea ridandole la forma regolare (e, forse, impedendo almeno in parte la progressione della malattia). Il nostro Centro è in contatto con studi optometrici in grado di fornire lenti adatte allo scopo nei casi in cui le lenti normalmente disponibili dal commercio non siano tollerate o risultino insufficienti. Gli anelli rimodellano la cornea e cercano di creare all’interno di questa una forza che si opponga allo sfiancamento bloccando la progressione della malattia. Il trapianto sostituisce la cornea malata con una sana da donatore. Per le modalità di trattamento nel trapianto si veda la sezione specifica (“Chirurgia della Cornea e del Glaucoma”).

Cross-Linking.

IL CROSS LINKING è un tecnica nuova che agisce in maniera veramente semplice, ma molto efficace: il cheratocono avviene per uno sfiancamento della cornea che, per semplificare, si può pensare dato dallo scivolamento una sull’altra delle lamelle orizzontali che la costituiscono. La tecnica del cross-linking applica una sostanza, la riboflavina, sulla cornea e la attiva con una luce ultravioletta. Questo aumenta i legami tra le lamelle e, di fatto, ne impedisce lo scivolamento, bloccando il cambio di forma della cornea. La tecnica può anche essere ripetuta, ma in tutti gli occhi trattati finora questo non è mai stato necessario e i risultati sono stabili. La tecnica non è invasiva, si esegue solo con l’applicazione di un collirio anestetico senza altra anestesia. Purtroppo, però, è efficace solo fino a circa i 40 anni d’età e se lo spessore della cornea è superiore ad un certo valore (si misura con un apparecchio fotografico a distanza); pertanto, se non si rientra in questi parametri e il cheratocono avanza bisognerà utilizzare una o più altre tecniche viste sopra (cioè, appunto, anelli o trapianto).