Il Diabete.

 

Il diabete è una malattia che interessa i piccoli vasi (il MICROCIRCOLO) creando occlusioni vasali e alterazioni della parete tali da portare a conseguenze importanti. Nell’occhio è possibile già durante la normale Visita Oculistica OSSERVARE DIRETTAMENTE, SPESSO SENZA NEANCHE DILATARE LA PUPILLA, i PICCOLI VASI DELLA RETINA, che sono LO SPECCHIO di quelli di tutto il corpo.

Infatti, visto che il diabete interessa tutti i sistemi dell’organismo, quanto si vede sul fondo dell’occhio avverrà anche nel cervello, gambe, cuore, apparato digerente, ecc. Si potrà, in tal modo, valutare la tendenza della malattia a dare danni importanti, seguire nel tempo la validità della terapia data, ma, soprattutto, avere un indice DIRETTO e MOLTO SENSIBILE di quanto sta accadendo in tutto l’organismo, dato che un eventuale peggioramento del microcircolo retinico, spesso precede di ANNI il manifestarsi di problemi in altre parti del corpo.

Ovviamente, il danno vascolare ha conseguenze anche dal punto di vista visivo, anzi, spesso GLI OCCHI SONO I PRIMI ad essere colpiti, con possibile diminuzione della vista anche grave. Questa non è una regola fissa, infatti può anche accadere che non vi siano segni oculari per molto tempo, però, la compromissione della retina finisce spesso per dare una diminuzione della capacità visiva anche severa. Nell’occhio si creano emorragie e fenomeni di ipoossigenazione, che devono essere trattati in fretta, pena lo sviluppo di danni irreversibili.

In pratica, la visita oculistica è universalmente considerata una tappa importante della diagnosi e del monitoraggio dell’evoluzione della malattia diabetica.

Nel nostro centro, oltre alla visita oculistica, si eseguono tutta una serie di esami indispensabili quali la fluorangiografia, il GDX-OCT e l’Elettrofisiologia oculare, che sono in grado di meglio valutare il danno della microcircolazione e del nervo ottico, in maniera da integrare la semplice osservazione della retina nel corso della visita e di poter intervenire tempestivamente, dove il danno sia reversibile, o, qualora il problema sia grave, di limitarne al massimo le conseguenze, con lo scopo di far recuperare la visione perduta.